Cavareno sotto la neve (foto di Mauro Keller)
Egr. Sig. Sindaco di Cavareno,
a titolo personale ma nell’interesse di un settore della popolazione, quale residente in Cavareno, porto alla Sua attenzione una problematica che riguarda diversi residenti nel nostro ed in genere in tutti i comuni dell’Alta Valle di Non.
Mi riferisco ai disagi patiti da coloro che per motivi di lavoro debbono quotidianamente recarsi a Caldaro, Appiano o Bolzano, per via della contemporanea chiusura sia della SS 42 (solo recentemente riaperta con due modesti corridoi orari al giorno) che della funicolare Mendola-Sant’Antonio.
La difficoltà dell’accesso in valle dalla conca di Bolzano e dall’Oltradige porta inoltre, ritengo, ripercussioni negative sulle attività economiche dei settori commercio e turismo.
Lei sa che è stato formato un comitato di cittadini che sta tentando di ottenere dagli enti preposti alla risoluzione del problema, Provincia Autonoma di Bolzano per la strada e SAD per la funicolare, un miglioramento delle condizioni di viabilità, in tema di orario.
Tali enti si stanno dimostrando lenti a recepire le istanze della cittadinanza, forse perchè questa risiede tutta in altra provincia.
Mi parrebbe fondamentale che gli Amministratori pubblici locali supportino con il loro peso istituzionale i propri censiti nel dialogo con Bolzano, occorrendo anche per il tramite della Provincia Autonoma di Trento.
Mi spiace che Lei non abbia avuto la possibilità di presenziare alla riunione del comitato che il 20 marzo, si è tenuta a Ruffrè ed alla quale mi consta Lei fosse stato invitato.
Mi permetto comunque di ricordarLe che il giorno 24 marzo 2009 ad ore 8,30, l’assessore provinciale alla mobilità di Bolzano, dott. Thomas Widmann, e quello ai lavori pubblici, dott. Florian Mussner, hanno invitato il Comitato dei Pendolari ad un incontro informativo nel cortile interno del Palazzo Widmann in Bolzano, via Crispi 3.
Sarebbe di certo un significativo segnale di attenzione constatare che il Sindaco del mio comune, unitamente – auspico – agli altri Sindaci della valle, partecipi a tale incontro.
La prego di fare quanto in Suo potere per supportare la cittadinanza sia in occasione dell’ “emergenza neve” che ormai per motivi stagionali sta venendo meno, che per la prossima chiusura prevista in occasione dei lavori di costruzione di un tunnel paramassi.
Sarò lieto di leggere la Sua risposta e di farla pubblicare sul sito del Comitato dei pendolari (https://pendolarimendola.wordpress.com).
Marcello
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Risposta del sindaco di Cavareno:
… come certo saprà a riguardo della questione della viabilità al Passo Mendola, in particolare per quel che riguarda il collegamento con la zona della Bassa Atesina in Provincia di Bolzano, sono state fatte già parecchie riunioni ed incontri sia con tecnici e funzionari sia con esponenti politici ed amministratori sia della Provincia di Trento che della Provincia di Bolzano. Purtroppo devo dire, come ha ben detto un funzionario della Provincia Autonoma di Trento, che comandare in casa d’altri risulta assai difficile se non impossibile. D’altro canto si può ben affermare anche che l’eccezionalità degli eventi nevosi succedutisi nel corso di gran parte della stagione invernale appena trascorsa, abbiano veramente colto di sorpresa gli operatori dei vari Servizi viari, con il risultato finale di avere seriamente messo a rischio la sicurezza della percorribilità di svariate arterie di collegamento in entrambi le Province Autonome. Certo questa non deve essere presa nè come scusante neè tantomeno come attenuante per giustificare una situazione che, a tratti, ha assunto un cartattere direi grottesco! Basti pensare che nel momento in cui, dopo un lungo tira – molla, si è deciso, da parte dell’Assessore competente della Provincia Autonoma di Bolzano, Dott. Thomas Widmann, di intensificare ed implemenmtare il servizio della funicolare Passo Mendola – S. Antonio, si è messa pure l’influenza a complicare la rigidità di un sistema che normalmente conserva un equilibrio già al limite della sostenibilità! Basti pensare come le caratteristiche tecniche della funicolare in parola (c.d. a ruota dentata), unico nel suo genere nella Provincia di Bolzano, renda necessario una formazione talmente specifica che rende il personale addetto praticamente insostituibile! Se poi si ammalano tutti i Capo Servizi contemporaneamente la frittata ormai è fatta! D’altro canto, da Amministratore che deve porre sempre un occhio di riguardo anche ai conti pubblici, mi sento di esprimere un forte apprezzamento all’Assessore Dott. Thomas Widmann, per il coraggio che ha dimostrato andando ad implementare fortemente un servizio che, in condizioni normali, sarebbe sicuramente snobbato da tutti i possibili eventuali fruitori! Probabilmente in Provincia di Trento un servizio così poco remunerativo sarebbero anni che lo vedremmo chiuso!!
Sono anche altresì convinto che sarebbe ben dura trovare chi autorizzerebbe il transito dei veicoli sulla S.S. 42 nel tratto delle “Roccette” in condizioni di precaria se non addirittura totale assenza di sicurezza (credo basti ricordare quanto successo l’anno scorso nel mese di febbraio!!)
Per motivi personali è da circa un anno e mezzo che mi ritrovo anch’io a fare il pendolare nella vicina Provincia di Bolzano e le assicuro che la chiusura del Passo Mendola mi ha creato non pochi disagi. Certo i miei disagi sono da annoverare come scelta personale e non come obbligo professionale com’è nel Vostro caso, per cui sono più facilmente tollerabili, ma Vi assicuro che, anche per motivi professionali, non vedo l’ora di poter nuovamente contare sulla S. S. 42 del Passo Mendola come arteria di collegamento della Bassa Atesina.
Comunque Mi permetto di concludere la presente con un auspicio. Certamente ormai il problema Passo Mendola sta assumendo dimensioni catastrofiche per Voi e per tutta l’economia dell’Alta Valle di Non. Credo siano state intraprese veramente tutte le strade per addivenire ad una soluzione rapida del problema, soluzione rapida che mi sembra francamente ben lontana dal mio (ma credo anche dal Vostro) concetto di “rapida”. Auspicherei, a questo punto, che venga ben presto definito l’iter ed i tempi tecnici oltre alle modalità di intervento per la realizzazione della galleria paravalanghe e paramassi, in modo da poter dare la possibilità ai numeosi pendolari che giornalmente percorrono le zone oggetto di intevento, di avere modo comunque di recarsi sul proprio posto di lavoro riducendo al minimo i disagi che sicuramente si presenteranno. D’altra parte mi auguro vivamente che i Nostri Amministratori Provinciali di Trento sappiano fare la loro parte implementando a dovere il trasporto pubblico locale sul versante Trentino del Passo Mendola in modo tale da poter offrire ai pendolari della zona la possibilità di poter accedere al trasporto pubblico partendo addirittura dal proprio paese e di non dover preoccuparsi di dover difficilmente far combaciare il proprio orario di lavoro con delle coincidenze che a tutt’oggi sono quantomeno carenti se non addirittura inesistenti.
Comunque, compatibilmente con gli impegni di lavoro vedrò di essere presente alla conferenza stampa di domani mattina in quel di Bolzano per vedere se a forza di battere il ferro riusciremo ad ottenere quelle risposte che Noi Sindaci e Voi pendolari da troppo tempo stiamo aspettando.
Alla riunione del 20 marzo u.s. non ho potuto partecipare per il fatto che sono stato avvisato telefonicamente solamente verso le ore 15.00 dello stesso giorno, ed avevo già da tempo fissato un altro impegno che non mi era possibile rinviare.
Confidando nel fatto di essere riuscito a darle risposte esaurienti e riconoscendo il grave disagio a cui da mesi state facendo fronte (ed io con Voi), l’occasione Mi è gradita per porgere cordiali saluti.
IL SINDACO DI CAVARENO
Matteo Pancheri