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«Così muore la Mendola»

17 luglio 2010

Franz Vescoli, albergatore tra Passo Mendola e Ronzone

«Così muore la Mendola», sembra un titolo ad effetto. In realtà su tratta di una ‘intervista a Franz Vescoli, noto e affermato albergatore della zona della Mendola, realizzata da Giacomo Eccher per il  quotidiano Alto Adige di Bolzano del 16 luglio 2010: nell’intervista Vescoli ricorda ai sindaci le promesse, secondo lui dimenticate,  fatte agli albergatori e agli operatori turistici del Mendola all’epoca della chiusura invernale, due stagioni fa, della statale verso Bolzano.

Ecco il testo dell’intervista:

PASSO MENDOLA. Franz Vescoli, altoatesino, è l’albergatore più noto dell’Alta valle di Non. Dal 1971 la sua famiglia possiede l’hotel Waldheim, al bivio di Ruffré verso passo Mendola, e da due anni anche l’Hotel Regina del Bosco di Ronzone, acquistato ad un’asta giudiziaria a Bolzano e rilanciato. Complessivamente le due aziende nel 2009 hanno totalizzato 17 mila presenze, un numero importante per la valle di Non. Ma con sforzi enormi – spiega Vescoli, che da pensionato continua a collaborare con i figli alla gestione – che sono talvolta vanificati dal comportamento che l’anziano albergatore definisce “vergognoso’, dei responsabili del turismo in val di Non. «Siamo stufi di essere presi in giro da chi ci amministra con tante belle parole. Personaggi che non solo non riescono a fare le grandi cose ma trascurano perfino la gestione ordinaria dell’esistente, un disastro». Nel mirino di Vescoli – persona solitamente schiva anche se molto intraprendente – soprattutto la mancata riapertura della piscina scoperta di Ronzone, di proprietà comunale. Ma anche lo stato di incuria, in cui sono lasciati i sentieri nei boschi dell’Alta Anaunia anche se le passeggiate sono ormai l’unica risorsa a disposizione dei turisti che vengono in valle. «Il sindaco di Ronzone ha in testa il centro natatorio, una spesa milionaria di cui si discute da anni ma senza fare nulla di concreto. E non stanzia però i 50/60 mila euro per il funzionamento della piscina costruita con fatica ai tempi del sindaco Battisti: va bene pensare il futuro, ma non bisogna trascurare l’esistente. Se le aziende vanno fuori mercato è difficile rientrare».Vescoli se la prende anche con gli altri sindaci dell’Alta valle colpevoli a suo dire dello stato di abbandono in cui si trovano i sentieri. «Nei Comuni ci sono squadre di operai: cosa costa far fare un minimo di manutenzione e cambiare le panchine in cattivo stato e i segnali semidistrutti? Nei dintorni del nostro hotel l’abbiamo fatto noi, ma non ci compete. Siamo intervenuti per la vergogna che proviamo come operatori turistici nei confronti dei clienti». Vescoli ricorda ai sindaci le promesse fatte agli albergatori e operatori turistici del Mendola all’epoca della chiusura invernale, due stagioni fa, della statale verso Bolzano, una chiusura che ha rischiato di mandare tutti in fallimento o quasi. «Ci aveano promesso uno sforzo straordinario per darci una mano per l’estate. Il risultato? Nulla di nulla. E poi la beffa della pista ciclabile: sembra l’Araba Fenice, ogni volta che c’è un politico o un convegno se ne parla come se fosse già fatta. Invece non c’è nulla di concreto». La via d’uscita? «La soluzione sarebbe andarsene, ma le nostre aziende non hanno le ruote. Allora rimaniamo e lottiamo».

Funicolare della Mendola, viaggio inaugurale per le nuove cabine

8 Maggio 2009

(Bolzano LPA) La funicolare della Mendola, che quest’anno compie 106 anni, si rifà il look. Due nuove cabine comode e panoramiche renderanno più sicuro e confortevole l’impianto a fune che collega Caldaro con il Passo. L’inaugurazione della rinnovata funicolare si è svolta questo pomeriggio (8 maggio) mentre domani è in programma la giornata delle porte aperte.

Dodici minuti: tanto ci impiega la funicolare per percorrere i 2.374 metri del proprio tracciato. Da Sant’Antonio, frazione di Caldaro, al Passo Mendola: un dislivello di 850 metri, con un percorso caratterizzato da pendenze elevatissime. Da oggi (venerdì 8 maggio) sono entrate in funzione le due nuove cabine che trasformeranno la funicolare in un impianto moderno e all’avanguardia. Sulle cabine, dotate di tutti i comfort (aria condizionata compresa), potranno trovare comodamente posto 80 persone, che durante il percorso potranno godere di un panorama mozzafiato grazie alle grandi finestre laterali. Per l’acquisto delle due cabine prodotte dalla Leitner (12,5 metri di lunghezza per 2,5 metri di larghezza), la Provincia ha speso 1,6 milioni di euro, mentre un altro milione è stato investito nelle opere di adeguamento delle stazioni a valle e a monte, e nella revisione dell’infrastruttura. In futuro, inoltre, è prevista la predisposizione di una stazione intermedia, che sarà collegata ad un sentiero riservato agli escursionisti.

“La funicolare della Mendola – ha spiegato l’assessore alla mobilità Thomas Widmann – vuole rappresentare un’altra pietra miliare della politica dei trasporti in Alto Adige. Dopo la ferrovia della Val Venosta e della Val Pusteria, questo impianto e la funivia del Renon saranno i nostri fiori all’occhiello. Nell’ultimo anno i passeggeri della funicolare della Mendola sono stati circa 500 al giorno, in futuro puntiamo a raddoppiarli. Questo impianto deve tornare ad essere un’attrazione per i turisti, ma deve anche essere utilizzato con sempre maggiore frequenza dai residenti”. “Abbiamo investito oltre 2,5 milioni di euro – ha proseguito il presidente Luis Durnwalder – per rimettere a nuovo un’infrastruttura fondamentale per il turismo e l’economia. Ora la funicolare della Mendola è più sicura, moderna ed accessibile, e rappresenta un bell’esempio di collaborazione tra le province di Trento e Bolzano”. Alla cerimonia, infatti, oltre al presidente Durnwalder e agli assessori Berger e Widmann, erano presenti non solo il sindaco di Caldaro Wilfried Battisti Matscher, ma anche quello di Ruffrè Gianni Seppi. Novità anche per gli orari: la prima corsa è prevista alle 6.43, l’ultima alle 19.03, con un cadenzamento di una corsa ogni 20 minuti. Arrivi e partenze, inoltre, sono stati pensati in funzione delle coincidenze con gli autobus da e per Bolzano. Domani (sabato 9 maggio) ci sarà la giornata delle porte aperte, con la funicolare gratuitamente a disposizione dei passeggeri.

Carteggio con i sindaci: il Sindaco di Cavareno

23 marzo 2009
Cavareno sotto la neve

Cavareno sotto la neve (foto di Mauro Keller)

Egr. Sig. Sindaco di Cavareno,

a titolo personale ma nell’interesse di un settore della popolazione, quale residente in Cavareno, porto alla Sua attenzione una problematica che riguarda diversi residenti nel nostro ed in genere in tutti i comuni dell’Alta Valle di Non.
Mi riferisco ai disagi patiti da coloro che per motivi di lavoro debbono quotidianamente recarsi a Caldaro, Appiano o Bolzano, per via della contemporanea chiusura sia della SS 42 (solo recentemente riaperta con due modesti corridoi orari al giorno) che della funicolare Mendola-Sant’Antonio.
La difficoltà dell’accesso in valle dalla conca di Bolzano e dall’Oltradige porta inoltre, ritengo, ripercussioni negative sulle attività economiche dei settori commercio e turismo.

Lei sa che è stato formato un comitato di cittadini che sta tentando di ottenere dagli enti preposti alla risoluzione del problema, Provincia Autonoma di Bolzano per la strada e SAD per la funicolare, un miglioramento delle condizioni di viabilità, in tema di orario.
Tali enti si stanno dimostrando lenti a recepire le istanze della cittadinanza, forse perchè questa risiede tutta in altra provincia.

Mi parrebbe fondamentale che gli Amministratori pubblici locali supportino con il loro peso istituzionale i propri censiti nel dialogo con Bolzano, occorrendo anche per il tramite della Provincia Autonoma di Trento.

Mi spiace che Lei non abbia avuto la possibilità di presenziare alla riunione del comitato che il 20 marzo, si è tenuta a Ruffrè ed alla quale mi consta Lei fosse stato invitato.
Mi permetto comunque di ricordarLe che il giorno 24 marzo 2009 ad ore  8,30, l’assessore provinciale alla mobilità di Bolzano, dott. Thomas Widmann, e quello ai lavori pubblici, dott. Florian Mussner, hanno invitato il Comitato dei Pendolari ad un incontro informativo nel cortile interno del Palazzo Widmann in Bolzano, via Crispi 3.
Sarebbe di certo un significativo segnale di attenzione constatare che il Sindaco del mio comune, unitamente – auspico – agli altri Sindaci della valle,  partecipi a tale incontro.

La prego di fare quanto in Suo potere per supportare la cittadinanza sia in occasione dell’ “emergenza neve” che ormai per motivi stagionali sta venendo meno, che per la prossima chiusura prevista in occasione dei lavori di costruzione di un tunnel paramassi.

Sarò lieto di leggere la Sua risposta e di farla pubblicare sul sito del Comitato dei pendolari (https://pendolarimendola.wordpress.com).

Marcello

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Risposta del sindaco di Cavareno:

… come certo saprà a riguardo della questione della viabilità al Passo Mendola, in particolare per quel che riguarda il collegamento con la zona della Bassa Atesina in Provincia di Bolzano, sono state fatte già parecchie riunioni ed incontri sia con tecnici e funzionari sia con esponenti politici ed amministratori sia della Provincia di Trento che della Provincia di Bolzano. Purtroppo devo dire, come ha ben detto un funzionario della Provincia Autonoma di Trento, che comandare in casa d’altri risulta assai difficile se non impossibile. D’altro canto si può ben affermare anche che l’eccezionalità degli eventi nevosi succedutisi nel corso di gran parte della stagione invernale appena trascorsa, abbiano veramente colto di sorpresa gli operatori dei vari Servizi viari, con il risultato finale di avere seriamente messo a rischio la sicurezza della percorribilità di svariate arterie di collegamento in entrambi le Province Autonome. Certo questa non deve essere presa nè come scusante neè tantomeno come attenuante per giustificare una situazione che, a tratti,  ha assunto un cartattere direi grottesco! Basti pensare che nel momento in cui, dopo un lungo tira – molla, si è deciso, da parte dell’Assessore competente della Provincia Autonoma di Bolzano,  Dott. Thomas Widmann, di intensificare ed implemenmtare il servizio della funicolare Passo Mendola – S. Antonio, si è messa pure l’influenza a complicare la rigidità di un sistema che normalmente conserva un equilibrio già al limite della sostenibilità! Basti pensare come le caratteristiche tecniche della funicolare in parola (c.d. a ruota dentata), unico nel suo genere nella Provincia di Bolzano, renda necessario una formazione talmente specifica che rende il personale addetto praticamente insostituibile! Se poi si ammalano tutti i Capo Servizi contemporaneamente la frittata ormai è fatta! D’altro canto, da Amministratore che deve porre sempre un occhio di riguardo anche ai conti pubblici, mi sento di esprimere un forte apprezzamento all’Assessore Dott. Thomas Widmann, per il coraggio che ha dimostrato andando ad implementare fortemente un servizio che, in condizioni normali, sarebbe sicuramente snobbato da tutti i possibili eventuali fruitori! Probabilmente in Provincia di Trento un servizio così poco remunerativo sarebbero anni che lo vedremmo chiuso!!
Sono anche altresì convinto che sarebbe ben dura trovare chi autorizzerebbe il transito dei veicoli sulla S.S. 42 nel tratto delle “Roccette” in condizioni di precaria se non addirittura totale assenza di sicurezza (credo basti ricordare quanto successo l’anno scorso nel mese di febbraio!!)
Per motivi personali è da circa un anno e mezzo che mi ritrovo anch’io a fare il pendolare nella vicina Provincia di Bolzano e le assicuro che la chiusura del Passo Mendola mi ha creato non pochi disagi. Certo i miei disagi sono da annoverare come scelta personale e non come obbligo professionale com’è nel Vostro caso, per cui sono più facilmente tollerabili, ma Vi assicuro che, anche per motivi professionali, non vedo l’ora di poter nuovamente contare sulla S. S. 42 del Passo Mendola come arteria di collegamento della Bassa Atesina.
Comunque Mi permetto di concludere la presente con un auspicio. Certamente ormai il problema Passo Mendola sta assumendo dimensioni catastrofiche per Voi e per tutta l’economia dell’Alta Valle di Non. Credo siano state intraprese veramente tutte le strade per addivenire ad una soluzione rapida del problema, soluzione rapida che mi sembra francamente ben lontana dal mio (ma credo anche dal Vostro) concetto di “rapida”. Auspicherei, a questo punto, che venga ben presto definito l’iter ed i tempi tecnici oltre alle modalità di intervento per la realizzazione della galleria paravalanghe e paramassi, in modo da poter dare la possibilità ai numeosi pendolari che giornalmente percorrono le zone oggetto di intevento, di avere modo comunque di recarsi sul proprio posto di lavoro riducendo al minimo i disagi che sicuramente si presenteranno. D’altra parte mi auguro vivamente che i Nostri Amministratori Provinciali di Trento sappiano fare la loro parte implementando a dovere il trasporto pubblico locale sul versante Trentino del Passo Mendola in modo tale da poter offrire ai pendolari della zona la possibilità di poter accedere al trasporto pubblico partendo addirittura dal proprio paese e di non dover preoccuparsi di dover difficilmente far combaciare il proprio orario di lavoro con delle coincidenze che a tutt’oggi sono quantomeno carenti se non addirittura inesistenti.
Comunque, compatibilmente con gli impegni di lavoro vedrò di essere presente alla conferenza stampa di domani mattina in quel di Bolzano per vedere se a forza di battere il ferro riusciremo ad ottenere quelle risposte che Noi Sindaci e Voi pendolari da troppo tempo stiamo aspettando.
Alla riunione del 20 marzo u.s. non ho potuto partecipare per il fatto che sono stato avvisato telefonicamente solamente verso le ore 15.00 dello stesso giorno, ed avevo già da tempo fissato un altro impegno che non mi era possibile rinviare.
Confidando nel fatto di essere riuscito a darle risposte esaurienti e riconoscendo il grave disagio a cui da mesi state facendo fronte (ed io con Voi), l’occasione Mi è gradita per porgere cordiali saluti.

IL SINDACO DI CAVARENO
Matteo Pancheri

Sindaci a cavallo

3 marzo 2009

horse
foto: h_dwight_beer

Comunicato dell’ufficio stampa della provincia di Bolzano del 3 marzo 2009

L’Ufficio stampa della Provincia Autonoma di Bolzano comunica che “Il direttore della Ripartizione infrastrutture Pagani ha informato del programma lavori sulla strada di Passo Mendola i rappresentanti dei Comuni a cavallo del passo della Mendola a Bolzano per fornire loro le informazioni più aggiornate in merito all’andamento dei lavori lungo la statale”.

Ecco le notizie fornite da Pagani:

“Al momento attuale il Servizio Strade della Provincia sta eseguendo i lavori più urgenti al fine di consentire al più presto la riapertura della strada. Qualora il tempo non riservi  qualche sorpresa, si dovrebbe essere in grado di riaprire la strada per Passo Mendola nel corso della prossima settimana.
Ai rappresentanti dei Comuni a cavallo del Passo Mendola, Pagani ha inoltre illustrato il progetto di messa in sicurezza a lungo termine dell’arteria stradale che conduce al passo, soprattutto del tratto cosiddetto delle “Roccette”.
“Al momento attuale – ha spiegato il direttore della Ripartizione infrastrutture – il progetto è in fase di predisposizione definitiva. Ad ogni modo –  ha proseguito –  i lavori per la messa in sicurezza della strada  non dovrebbero comportare chiusure prolungate. Secondo i programmi la strada non dovrebbe mai essere completamente chiusa al traffico, che verrebbe regolato con l’introduzione di sensi unici alternati. Le chiusure complete, se necessario, verrebbero disposte solo di notte”.  Si tratterebbe di al massimo,  ha sottolineato Pagani di “una sessantina di chiusure notturne durante l’intera durata dei lavori, ovvero nell’arco di circa due anni”.

Ecco la foto dell’incontro fornita ai giornali dall’Uffcio stampa della provincia di Bolzano:

Il direttore della Ripartizione infrastrutture Pagani ha informato del programma lavori sulla strada di Passo Mendola i rappresentanti dei Comuni interessati. (Foto: USP/A.Pertl)

Il direttore della Ripartizione infrastrutture Pagani ha informato del programma lavori sulla strada di Passo Mendola i rappresentanti dei Comuni interessati. (Foto: USP/A.Pertl)